Trasfusioni di sangue e riabilitazione cognitiva, premiate due start-up siciliane

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Il programma europeo EIT Health InnoStars ha premiato due start-up siciliane per progetti che aiutano la riabilitazione cognitiva e il sistema delle trasfusioni.

Le start-up sono rispettivamente  quella di Restorative Technologies che ha creato Mindlenses Professional, un progetto per la riabilitazione cognitiva e Moodika che ha realizzato SmartDONOR, un sistema per migliorare le donazioni del sangue.

Mindlenses supporta la riabilitazione di pazienti con disturbi dell’attenzione, del linguaggio e della memoria causati da problemi neurologici come dislessia ed autismo o da lesioni cerebrali come l’ictus o il trauma cranico.

Il sistema di Mindlenses, già sul mercato, si basa appunto su un paio di lenti prismatiche che deviano il campo visivo verso destra o verso sinistra e collegate a un tablet con un’applicazione composta da una parte diagnostica e una pratica.

In una prima fase si eseguono quindi dei test per valutare i deficit cognitivi e in una seconda fase ci si concentra su esercizi e giochi cognitivi per potenziare le funzioni della memoria, dell’attenzione e del linguaggio e che si eseguono indossando proprio gli occhiali.

SmartDONOR invece è  una piattaforma web, offerta alle associazioni di donatori di sangue e un’applicazione scaricata su tablet o smartphone dagli stessi donatori.

SmartDONOR affronta il problema della carenza di sangue in determinati periodi dell’anno connessa però alla crescente richiesta di sangue e alla necessità del ricambio generazionale dei donatori.

SmartDONOR  permette alle associazioni e ai donatori di comunicare tra di loro attraverso un sistema ben organizzato.

La piattaforma viene attivata e gestita dunque dall’associazione di donatori che, a loro volta, collegano l’app installata sul proprio dispositivo all’associazione di riferimento. Stabilita dunque la connessione, il donatore potrà ricevere informazioni e notifiche sullo stato delle donazioni nella propria associazione e, in caso di bisogno, quindi intervenire qualora si manifestasse una particolare esigenza di sangue.  Il donatore può  comunicare all’associazione di riferimento quando ha programmato la donazione. Tutto ciò serve a rendere più efficiente la donazione spontanea e volontaria ma in modo programmato.