Il progetto TiMO Trapianto interattivo Midollo Osseo, tra i finalisti del premio eHealth4all, comprende un programma di counseling motivazionale, nutrizionale e riabilitativo personalizzato che si realizza attraverso un’APP per smartphone/tablet.
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (alloSCT) da donatore compatibile rappresenta l’arma terapeutica più potente ed efficace per molte malattie ematologiche ad alto rischio come leucemie, linfomi e mielomi. Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE), conosciuto anche come trapianto di midollo osseo, è però gravato dal potenziale sviluppo di complicanze come ad esempio il non attecchimento delle CSE le infezioni e la Graft Versus Host Disease (GVHD) causata da una reazione del sistema immunitario del donatore nei confronti dei tessuti del ricevente.
Il paziente trapiantato necessita pertanto di un follow-up «long-life» strutturato e transdisciplinare con 4 obiettivi fondamentali:
- Monitoraggio della malattia per la quale il paziente è stato trapiantato
- Prevenzione e trattamento delle complicanze e tossicità dovute alla procedura trapiantologica
- Profilassi e trattamento della GVHD cronica
- Riabilitazione clinica e sociale per un suo più rapido inserimento nella vita sociale e lavorativa
Presso il centro trapianti degli Spedali civili di bresciadiretto dal prof. Domenico Russo abbiamo sviluppato il progetto TiMO che ha l’obiettivo di ottimizzare il percorso di follow-up dei pazienti sottoposti a alloSCT in considerazione del fatto che la prevenzione delle complicanze legate a questo trattamento è fondamentale per garantire una buona qualità di vita e il ritorno alle funzioni sociali del paziente trapiantato.
Il progetto Trapianto interattivo Midollo Osseo, comprende un programma di counseling motivazionale, nutrizionale e riabilitativo personalizzato che si realizza attraverso un’APP per smartphone/tablet.
È necessario implementare un’applicazione web (backoffice) in grado di gestire i contenuti e le informazioni che verranno pubblicate sulla APP oltre che consultare i dati raccolti da medici e pazienti. L’applicazione web è interfacciata con il database a cui viene collegata anche la APP attraverso appositi servizi di scambio dati in accordo con EU-GDPR.
Il database, aggiornato dal paziente e dai professionisti definirà, secondo la presenza di comorbidità e GVHD cronica, la classe di rischio per ciascun paziente in ogni momento del suo utilizzo. L’APP prevede un accesso per i pazienti e i loro caregivers e per i clinici che li hanno in cura.
Le funzioni della sezione per i pazienti sono:
- il diario narrativo digitale
- il programma personalizzato di riabilitazione
- il monitoraggio farmacologico
- l’integrazione con eventuali sensori IoT (saturimetro, pressione arteriosa, ecc.)
- materiale educativo per pazienti e caregivers
- compilazione del questionario sulla qualità della vita SF36
- autovalutazione della GVHD cronica.
La struttura della APP sarà integrata da un’agenda connessa al centro servizi per la prenotazione di visite e programmi di screening con la possibilità di accesso in remoto anche da parte dell’infermiere case-manager sul territorio e dei MMG.
Gli obiettivi del progetto sono la prevenzione di complicanze, la rapidità di intervento medico/infermieristico e il rapido accesso per il paziente ad informazioni mediche e al team di specialisti, il coinvolgimento del paziente nei percorsi di cura, la riduzione degli accessi ospedalieri e dei trattamenti inappropriati oltre al miglioramento della qualità di vita.
I costi della APP (che potrebbe essere gratuita per i pazienti visto che a breve seguirà un progetto di crowfunding) si stimano attorno a circa 1000 euro/paziente, più 1500 euro di eventuale integrazione con sensori. Il modello, in considerazione della complessità della popolazione coinvolta, può essere traslato in altri setting di cronicità.
Il team:
- Enrico Morello, Valeria Cancelli, Alessandro Turra, Domenico Russo Unità di Malattie del Sangue e Trapianto Cellule Staminali Dipartimento Scienze Cliniche e Sperimentali – Università di Brescia ASST Spedali Civili di Brescia
- Nicola Tomelleri, Carlalberto Baroni, Giuseppe Battagliola CLAB
Per maggiori dettagli contattare Enrico Morello